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Norme Editoriali

Autori e traduttori sono vivamente invitati ad attenersi alle seguenti norme:

Il testo va composto in Times e diviso in paragrafi titolati. Le pagine vanno numerate progressivamente con numeri arabi.
Le sigle andranno battute in tondo maiuscolo e maiuscoletto e senza punti di separazione (es. : USA, PCUS).
Per i corsivi occorre servirsi dell’apposita opzione prevista dai programmi di trattamento testo. Si prega quindi di evitare il ricorso alla sottolineatura.
Si raccomanda la correttezza nell’accentuazione delle vocali: à, ì, ò, ù (sempre con accento grave); cioè, è (accento grave), né, sé, perché, ecc… (con accento acuto).
“Eccetera” va abbreviato in ecc. e non deve essere preceduto da virgola.
I termini stranieri che non siano di uso comune vanno in corsivo.
Per espressioni del tipo “anni trenta”, usare il minuscolo; per “Settecento” e simili usare il maiuscolo.
Limitare al minimo l’uso della “d” eufonica.
Di ogni citazione da opere di cui esiste una traduzione italiana va rintracciata e riportata la traduzione esistente. Le citazioni vanno riportate tra virgolette a sergente: «…». Le citazioni interne alle citazioni con virgolette doppie alte: “…”.
Le parole impiegate in senso traslato vanno indicate tra virgolette alte semplici: ‘…’.
Le parti omesse vanno indicate con tre punti compresi tra parentesi quadre: […].

Composizione delle note

Le note a piè di pagina devono essere numerate progressivamente e ridotte al minimo.
Per le citazioni attenersi esclusivamente alle seguenti indicazioni.

Opere citate per la prima volta

Volumi:

G. Calabrò, La legge individuale, Morano, Napoli 1963, p. 7 (pp. 7-18, pp. 123-145, p. 23 s., p. 33 ss.).
Non inserire virgola tra città e data.

G. Kateb, Democratic Individuality and the Meaning of Rights, in N. L. Rosenblum, a cura di, Liberalism and the Moral Life, Harvard University Press, Cambridge (Mass.) 1989, pp. 179-195.
“a cura di” tra virgole e non tra parentesi.

Articoli:

V. Marzocchi, L’etica dell’argomentazione di K. O. Apel, “Fenomenologia e società”, XVII, 1, 1994, pp. 101-133.
Il numero romano indica l’annata e quello arabo il fascicolo. Non inserire “in” prima del nome della rivista, da riportare tra virgolette doppie alte.

L. Ferry, Les trois époques de la philosophie moderne, “Le Débat”, 1992; Id., Kant penseur de la modernité, “Magazine Littéraire”, aprile 1993.
Se dello stesso autore vengono citate più opere, la seconda volta sostituire il nome dell’autore con “Id.” preceduto da ;

R. Matthäi, Sozialistische Bausteine, “Rheinische Jahrbücher”, vol. I, Darmstadt 1845, pp. 155-166.
Il numero del volume va posto immediatamente dopo il titolo dell’opera citata.

Volumi con più autori e curatori:

T. Bartolomei, M. Calloni, a cura di, Etiche in dialogo, Marietti, Genova 1990, p. 34.
Nel caso di più autori inserire virgola tra i rispettivi nomi.

AA.VV., Il pensiero debole, Feltrinelli, Milano 1983, Premessa di G. Vattimo e P. A. Rovatti.
Notare “AA.VV.” e “Premessa” (come “Prefazione”, “Introduzione”), tondo maiuscolo.

Opere già citate in precedenza

G. Calabrò, La legge individuale, cit., p. 21.

K. Löwith, Nietzsches Philosophie der ewigen Wiederkehr des Gleichen, cit., p. 37.

Ibidem, p. 73 (per indicare l’opera citata nella nota immediatamente precedente, anche se non alle stesse pagine, purché nelle due note venga indicata una sola opera e non vi sia possibilità di equivoco).

Op. cit., art. cit., p. 15 (per indicare un’opera o un articolo citato in precedenza ma non nella nota immediatamente precedente – sempre che si tratti dell’unica opera o articolo dell’autore citato).

Avvertenza

Per agevolare il lavoro di composizione si prega di fare molta attenzione:
– al tipo di virgolette richiesto dalla situazione
– agli apostrofi, da digitare in modo corretto (’e non ‘)
– alle virgolette arrotondate (‘’ ’ e non ‘ ‘)
– alla e maiuscola accentata (È e non E’).

Si raccomanda anche il rispetto delle seguenti convenzioni: p. e pp.; s. e ss.; cap. e capp.; vol. e voll.; n. e nn.; [n. d. a.] e [n. d. t.]. Cit. andrà in tondo; in corsivo invece: et al., ibidem, passim, supra, infra. “Ad esempio” va scritto per esteso. “Confronta” va abbreviato in Cfr./cfr.

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